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martedì 27 dicembre 2011

TimelesS


il tempo è il dono più prezioso di cui disponiamo.
ogni secondo sprecato è un secondo perso che non ritorna più.
lo ripetevo ieri alla piccola nana... chissà se un giorno si ricorderà delle mie parole..

giorni strani questi.

ovattati.

feste... cene, pranzi infiniti, baci e abbracci di circostanza.. auguri...ma auguri per cosa?! per un sereno natale? è un giorno che passa in fretta..

ho trascorso le feste tra il calore degli amici e il sorriso dei parenti, la tombola, il panettone e i regali da scartare.. ma sono riuscita a ritagliarmi lunghi momenti di solitudine. complice il fatto che Lui era lontano.
Mi è mancato tanto... in fondo è stato via solo tre giorni.. ma mi sentivo persa. sola.
è entrato nella mia vita in maniera così prorompente senza darmi nemmeno più la possibilità di respirare senza di lui... ma io glie l'ho concesso. ed ora ogni mio respiro da sola è gelido. e questo un pò mi spaventa.
ho letto molto. in un giorno ho letto un libro. 240 pagine. non so nemmeno io come ho fatto.
volevo dipingere, ma quel quadro iniziato è lì.. sopra il mobile, dietro ad un vaso di orchidee ed ogni volta che accendo la luce... quelle orchidee si riflettono nella tela, mi viene voglia di cambiare soggetto e dipingere quelle orchidee.. oppure tutto insieme... lo guardo e ci penso e lui resta lì a candire. con quell'insopportabile volto che mi guarda... lo cancellerò... è da rifare... ragazza, tu sei capace a disegnare.. cosa combini?... resta lì ancora un pò.

ieri sono tornata bambina. ho trascorso il pomeriggio con la mia infanzia. a casa del grande uomo, abbiamo parlato di lui, come se continuasse ad essere lì... che forza quelle donne... un viaggio tra i ricordi, a quando io e sua figlia ci siamo conosciute per la prima volta.. avevo poco più di 5 anni le treccine ed  i jeans ed ero molto timida e silenziosa... abbiamo scattato foto alle nostre bimbe sedute insieme in una finestra gialla e bianca.. quanto tempo è passato da quel giorno, dallo scatto di quella polaroid che ora è sbiadita.. quante cose sono cambiate, ma l'affetto, la complicità e la sensazione di calore sono rimasti.
anche loro sono la mia famiglia. vorrei potermi nutrire di più momenti come questi ma purtroppo non è possibile.. la lontananza fa la sua parte. ricordo le colazioni da loro. pane nero, burro e miele, zucchero di canna e ovomaltina... un goccio di acqua calda per scioglere il tutto.. e le cucchiaiate di quella poltiglia in bocca. sento ancora quel sapore e la minestra di ortiche.. raccolte nel parco, il freddo dentro quelle mura ed il calore di quel bagno dopo la doccia...
ho grande piacere nel vedere che violet adora stare con loro e si sente a casa, anche se in fondo non sa nemmeno quanto siano importanti per me.. forse lo sente. i bambini ascoltano di più l'invisibile delle sgridate!

giorni strani questi

la magia del natale si fa sentire. per quancuno in senso buono.. per altri un pò meno.
la complicità  della solitudine unita al natale fa brutti scherzi.
anche questa volta ho ricevuto in dono un pò di minacce ed insulti alla vigilia di natale nonostante tutto questo tempo ormai passato... le ho prese e le ho messe sotto all'albero, insieme alle altre cose. voglio dimenticare. purtroppo devo fare i conti con un pazzo, che al mattino amorevolmente viene a prendere la sua bambina ed al pomeriggio vuole incontrarmi possibilmente non da sola perchè non risponde delle sue azioni  (per motivi tra l'altro nemmeno discutibili.. gli viene negata la possibilità di partecipare ad una cena con amici in comune e se la rifa con me) ed il giorno dopo mi richiama con la voce sorridente ed allegra. ammetto di non riuscire a stargli dietro. non ci sono mai riuscita ed ho commesso un grosso errore. avrei dovuto liberarmi di lui quando la posta in gioco era bassa, quando la vita era ancora tutta da scrivere... molto tempo fa. ora anche se non lo ammetterà mai, non è in grado di rifarsi una vita e di accettare una sconfitta. non è in grado di capire che ha esagerato nel giocare con il fuoco, che ha tirato quell'elastico per ben 16 anni e che quell'elastico era di qualità superior... ma anche i "superior" dopo 16 anni si spaccano se vengono esageratamente sollecitati.    

sono giorni strani questi.
ma la mia roccia ieri sera è tornata e con lui tutto il calore, le emozioni, il trasporto, l'amore e la passione di sempre.. finalmente non dormo più sola.
abbracciami come solo tu sai fare. tienimi la mano tra le tue. guardami dentro e sorridimi.
ne ho bisogno.

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